Primi piatti: ricette sostenibili a casa e al lavoro

Pranzo in ufficio: un modo sano ed ecosostenibile di organizzarlo

La sostenibilità, oggi tanto celebrata, ha una definizione dal contenuto ampio e articolato: la sua attuazione, però, è fatta di pratica -più che di parole- e parte dal considerare quale impatto possono avere le nostre azioni sull’ambiente.

Questo principio vale in ogni settore della vita, quindi anche in cucina; utilizzare modalità ecocompatibili per preparare i pasti da consumare al momento o da portare con sé fuori casa, è un’attività facile e adatta a tutti: basta adottare comportamenti consapevoli, realmente aderenti alle esigenze dell’ecosistema e farli propri, in maniera tale da ripeterli spontaneamente.

Filiera corta, ingredienti di stagione, nessuno spreco di energia e di risorse alimentari, bere acqua contenuta in borraccia, cucinare qualche porzione in più e averla a disposizione per pranzare in ufficio: sono solo alcuni degli accorgimenti che rendono concreta l’idea di sensibilità ambientale.

3 ricette (primi piatti) per evitare gli sprechi

Iniziare ad avere una visione diversa delle preparazioni gastronomiche rende naturale comportarsi in maniera sostenibile anche in cucina: il primo passo da compiere è quello di scegliere un menu "green", senza spese eccessive e, soprattutto, senza sprechi.

Partiamo da una minestra "svuotafrigo", che si prepara utilizzando le verdure (patate, cipolle, carote), cucinate per altre pietanze e avanzate a tavola.

Usare alimenti già cotti offre due vantaggi: un risparmio di tempo e un sapore già definito, perché basterà saltare le verdure in casseruola, aggiungendo aromi a piacere e pasta o riso, per ottenere un primo perfetto da consumare subito o da portare con sé in ufficio.

Il trasporto ideale e senza rischi di versamenti? Quello che avviene utilizzando un kit porta pranzo, magari con scaldavivande, che permette di consumare la minestra alla temperatura ideale.

Se abbiamo davvero pochissimo tempo, tiriamo fuori l’insalata di pasta avanzata dal pranzo del giorno prima e arricchiamola con un pesto classico al basilico, oppure rendiamola davvero degna di uno chef con un pesto di pistacchi o di mandorle e qualche pomodorino secco tagliato a pezzettini.

Un primo piatto espresso che si può ottenere anche con semplice pasta in bianco già cotta, fatta "rinvenire" aggiungendo un filo d’olio EVO e il condimento preferito.

Infine, se abbiamo voglia di risotto, perché non prepararne uno al vino (bianco o rosso), svuotando le bottiglie lasciate a metà durante la cena della sera prima?

Il riso è una base tanto versatile da diventare "universale": basta un soffritto di scalogno e un’aggiunta di piselli, radicchio, legumi o proteine (come la carne o il pesce), per ottenere un primo veloce, perché pronto in 15 minuti, ma profumato e saporito come un piatto gourmet.

Occhio agli sprechi: conclusioni e consigli

Perché ricorrere al fast food o al ristorante quando si può mangiare bene ed economizzare allo stesso tempo?

Con un minimo di organizzazione si può pianificare, per tutta la settimana, il pranzo da consumare alla scrivania: carne e pesce alla griglia, frittate da tagliare a striscioline e unire alla pasta o al riso, sono ingredienti che, oltre a risolvere la cena, possono costituire una risorsa per ricette sostenibili al lavoro.

Importante servirsi di strumenti che rendano facile il trasporto dei piatti pronti: per esempio, un lunch box, oppure un portavivande eco-bio, realizzato in materiale naturale e BPA free, completo di tutto, incluse le posate.

Già molto funzionale di per sé, il porta-pranzo diventa ancora più prezioso se dotato di scaldavivande con timer integrato e display digitale, l’alleato ideale per gustare ogni piatto alla temperatura preferita.

Duttile e pratico, quando è dotato di doppio voltaggio, lo scaldavivande può essere usato persino in auto, rendendo disponibili i nostri piatti preferiti in ogni situazione.

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