Pizza: come nasce, l'idea di base, storia

La nascita di questo delizioso piatto, per alcuni, si pone al periodo del Neolitico. È solo successivamente però, con la scoperta del lievito da parte degli Egizi, che si iniziano a fare dei passi avanti verso il lungo percorso che porta alla pizza vera e propria che conosciamo oggi.

Evoluzione nella forma e nella farcitura

È grazie all'inserimento del lievito negli impasti di cereali che prima si cuocevano sulle pietre, che questi diventano, dopo la cottura, morbidi e gustosi: nascono così i primi tipi di pane. Grazie ai contadini romani invece, si ha il primo tipo di focaccia rotonda, che viene considerata un'antica antenata della pizza. Il pane, la base dell'attuale pizza, ha avuto una grandissima diffusione.

Infatti, non erano pochi i popoli che erano soliti accompagnare altri alimenti con dischi di pane: ad esempio i Greci creavano dischi di pane chiamati πλακοῦς e questi venivano conditi con aromi come aglio e cipolla. Si vocifera, invece, che Dario il Grande, il Re dei Persiani, farciva i suoi dischi di pane con formaggi e datteri. Questi antichi dischi di pane, sono stati poi migliorati nel tempo e sono diffusi tutt'oggi sotto forma di pita greca, piadina e focaccia. Una delle prime attestazioni di pizza vera e propria, si ritrova nel saggio "Descrizione dei luoghi antichi di Napoli" del poeta Benedetto Di Falco. È proprio in questa regione, infatti, che si sperimentano diversi tipi di pizza, partendo proprio dall'impasto di base: l'olio d'oliva sostituisce in poco tempo lo strutto, rendendo l'impasto decisamente più leggero e digeribile. Si aggiungono poi condimenti come formaggi ed erbe aromatiche così da accontentare ogni tipo di palato.

In questo periodo nasce la famosa pizza chiamata "mastunicola": una pizza preparata e condita con strutto, basilico, formaggio e pepe nero. Qualche anno dopo, in America vengono scoperti i pomodori. Inizialmente, nel nostro Paese, questi ultimi venivano utilizzati in cucina solamente sotto forma di salsa, condita con basilico e sale. In seguito poi, qualcuno (ad oggi non si conosce il nome) ebbe la brillante idea di cospargere un disco di pane con il pomodoro, dando vita all'attuale pizza al pomodoro. Nel Meridione, la pizza ha una rapida diffusione sia tra il popolo borghese - infatti viene servita anche durante gli importanti ricevimenti dei Borboni - che tra il cosiddetto popolino.

Un alimento popolare

È un cibo che unisce quindi tutte le classi sociali. Nel 1889, il Re Umberto I e la Regina Margherita, fecero visita alla splendida città di Napoli. Durante la loro passeggiata, i sovrani furono accolti da Raffaele Esposito, considerato, a quei tempi, il miglior pizzaiolo napoletano. Esposito creò per loro ben tre tipologie di pizze: la pizza alla Mastunicola, la pizza Marinara condita con pomodoro, origano, aglio e olio e, infine, la famosissima pizza pomodoro e mozzarella.

Quest'ultima fu creata in onore della Regina che la gradì veramente tanto e volle addirittura elogiare il pizzaiolo mettendo la cosa per iscritto. Dal canto suo Esposito, non poté far altro che ringraziare la regina, dando alla sua creazione proprio il nome di quest'ultima. Nacque così l'attuale Pizza Margherita. Se inizialmente la pizza è diffusa maggiormente nelle zone meridionali del nostro Paese, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, questo piatto si diffonde anche al nord, in città come Milano, Genova e Torino. Negli anni Sessanta si diffondono anche le pizzerie che, inizialmente avevano sede solo nel Meridione mentre, adesso, sono diffuse in tutto il mondo.

Questo successo ha portato l'UNESCO, nel 2017, a stabilire che la Pizza e l'arte del pizzaiolo facessero parte dei Beni Culturali da salvaguardare.

Alcune curiosità sulla pizza

Vediamo adesso qualche simpatica curiosità riguardo questo piatto che piace davvero a tutti!

  • A New York, la prima pizzeria ha aperto nel 1905, grazie a Gennaro Lombardi, un italiano emigrato in America. Il successo fu grandioso e, da quel momento, anche nella Grande Mela si è diffusa la pizza a... macchia d'olio!
  • Contrariamente a quello che si pensa, la pizza più famosa in America non è quella con l'ananas sopra, bensì la Pepperoni. Il nome fa subito pensare alla presenza di peperoni, mentre sulla pizza ritroviamo solo grandi fette di salame piccante.
  • Nel 1994, la catena alimentare Pizza Hut, aprì il primo sito di e-commerce dove era possibile ordinare pizze online.
  • Esiste la dieta della pizza, davvero. Questa dieta consiste nel mangiare solo pizza, a pranzo e a cena per una settimana. Ovviamente bisogna scegliere pizze leggere, senza osare con il gourmet. Vanno quindi mangiate pizze con verdure grigliate o comunque senza troppi condimenti.
  • Esiste il Teorema della Pizza: una formula matematica nata da due studiosi che consente di tagliare la pizza in tante fette della stessa misura.
  • Esistono delle pizze condite in modo davvero assurdo: c'è chi la mangia condita addirittura con fette di kiwi o fragole.
  • A Philadelphia esiste il Museo della Pizza, creato da Brian Dwyer, il più grande collezionista di oggetti e cimeli tutti a tema pizza.
  • Negli anni Novanta, l'attuale creatore di Google, Sergey Brin, creò un sistema che permetteva di ordinare pizze via internet tramite i fax dei ristoranti. Questo progetto si rivelò essere un vero fallimento.
  • Da anni, la NASA sta cercando di sviluppare una stampante 3D in grado di stampare una pizza nello spazio.

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