Conservazione degli alimenti: principali metodi

Scegliere gli alimenti adatti al nostro fabbisogno energetico è importante tanto quanto conservarli nel modo giusto.

Alcuni di essi non hanno bisogno di particolari accorgimenti per essere tenuti in casa, come i cibi a lunga scadenza; per altri, invece, è necessario rispettare tempi e modalità di conservazione, essendo più facilmente deperibili.

In questi casi, la tecnologia ci viene in aiuto con strumenti pratici e funzionali, che garantiscono il mantenimento della freschezza e delle qualità organolettiche dei diversi alimenti.

1. Alimenti e stagionalità

È risaputo che il consumo quotidiano di frutta e verdura "di stagione", assicura un apporto ottimale delle preziose sostanze in esse contenute. Ma è anche vero che, oggi, specie nella grande distribuzione, è possibile trovare di tutto e in qualunque periodo dell’anno, per cui capita spesso di acquistare vegetali chiaramente "fuori stagione".

Capita, sì, ma è meglio non farlo e le ragioni sono tante. Eccone alcune:

  • consumare alimenti "di stagione" evita di introdurre nell’organismo conservanti, o ancora peggio, sostanze chimiche dannose;
  • i prodotti stagionali sono più salutari, perché presentano intatte tutte le loro proprietà nutritive;
  • frutta e verdura "fuori stagione" (così come le primizie), sono più care;
  • il criterio di acquisto secondo la stagionalità riduce l’inquinamento atmosferico, al quale contribuiscono i lunghi tempi di trasporto;
  • infine, gli alimenti raccolti nel momento di piena maturazione sono più saporiti, perché raccolti quando possiedono tutte le loro potenzialità di gusto.

L’estate è il periodo dell’anno nel quale si può trovare la massima varietà di vegetali in piena maturazione: approfittiamo, quindi, dell’offerta più vasta non solo per consumarli subito, ma anche per farne scorte per la stagione fredda, conservandoli opportunamente.

2. I diversi metodi di conservazione degli alimenti: a ciascuno il suo

Per tenere correttamente in casa i cibi che acquistiamo, bisogna fare attenzione alle condizioni ambientali nelle quali vengono conservate le diverse tipologie di alimenti, per evitare che pericolosi batteri possano attaccarli, trasformandoli in potenziali veicoli di intossicazioni o infezioni.

2.1 Gli alimenti "stabili": versatili anche da conservare

Ricordate le "torte da credenza"? Con questa nostalgica espressione si definiscono i dolci che, non contenendo elementi deperibili, possono essere conservati a temperatura ambiente.

Bene, questi dolci sono il prototipo degli alimenti "stabili" e ad essi possiamo ispirarci per conservare tutti i cibi che non hanno bisogno di trattamenti particolari: stiamo parlando, ad esempio, della pasta, del riso, dello zucchero, dell’olio, dei biscotti secchi e di tutti i cibi in scatola, in lattina o in barattolo. Attenzione a questi ultimi: sono "stabili" finché la confezione di vendita non viene aperta, subito dopo vanno tenuti in frigo.

La conservazione degli alimenti "stabili" è, quindi, molto semplice e può avvenire in qualunque spazio utile della cucina o del soggiorno, basta che sia lontano da fonti di luce e di calore.

2.2 Alimenti deperibili? Serve il freddo!

Nella conservazione dei cibi freschi o già cotti, il frigorifero e il freezer sono alleati formidabili e richiedono solo di essere supportati da alcune accortezze nella scelta dei contenitori in cui riporre gli alimenti. Quindi, trasferiamo le pietanze avanzate dai pasti all’interno di contenitori dotati di coperchio: si conserveranno in maniera più igienica e gli odori dei diversi cibi non rischieranno di mescolarsi tra loro.

Anche se nei frigoriferi di nuova generazione la temperatura interna si imposta automaticamente a seconda di quella esterna, è sempre bene controllare che all’interno del nostro elettrodomestico non ci siano mai più di 4 °C, per evitare che si formino muffe e batteri.

E se decidiamo di tenere in freezer alcuni alimenti, usiamo sacchetti e vassoi adatti al congelamento, segnando sempre la data di inizio del procedimento.

3. L’essiccatura, strumenti moderni per un sistema antico

Merita una menzione specifica un metodo di conservazione tradizionale e sempre valido, come l’essiccatura, oggi possibile con l’uso di dispositivi che realizzano le stesse caratteristiche della disidratazione naturale.

I moderni essiccatori, infatti, servendosi della tecnologia più avanzata, replicano l’esposizione degli alimenti all’aria e al sole per ricevere il trattamento di conservazione più semplice e naturale che esista, quello, appunto, che li priva dell’umidità interna.

Grazie ad un sistema di funzionamento ispirato all’essiccazione spontanea, gli essiccatori come Teseko di Spice Electronics, svolgono il loro compito senza l’uso di additivi chimici e non richiedono l’aggiunta di ingredienti come zucchero, sale, olio o aceto. Per questo, una delle caratteristiche più interessanti degli alimenti essiccati è quella di mantenere inalterati gusto e aroma.

Se conservati all’interno di contenitori ben chiusi, verdure, ortaggi, frutta, ma anche la pasta fresca, la carne o il pesce, una volta essiccati possono essere riposti in dispensa e conservati a lungo, generalmente fino a un anno dall’essiccatura.

4. Consigli e idee sulla conservazione degli alimenti

Lasciamoci, quindi, guidare dai ritmi della Natura per scegliere gli alimenti da acquistare e approfittiamo della tecnologia per conservarli nel modo più idoneo ad ognuno di essi.

Se decidiamo di fare una buona scorta di vegetali freschi "di stagione", possiamo procedere alla loro disidratazione, con la certezza che le loro qualità si manterranno intatte: l’importante è che siano ben lavati e abbiano rilasciato l’umidità del lavaggio prima di procedere ad inserirli in un essiccatore, come Teseko.

Grazie alla possibilità di regolare la temperatura di essiccatura, gli alimenti conservano il 90% delle loro proprietà nutritive e possono essere consumati in assoluta sicurezza, anche a distanza di molto tempo.

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