Quanto costa una pizza? Alcuni numeri e valutazioni

La pizza come piatto popolare e universale

Sulla pizza e sulle sue buone qualità sono stati spesi fiumi di parole e di meritati elogi, confermati dal successo che questo piatto squisito riscuote in ogni parte del mondo.

Le sue caratteristiche peculiari, di forma e di sostanza, la distinguono da qualsiasi altra preparazione; ma, realmente, quanto costa la pizza?

Ci sono molti fattori che determinano la varietà dei prezzi, anche se non tutti dipendono dal costo delle materie prime e anzi, per lo più, hanno un’origine diversa.

Quanto costa una pizza

Prendiamo, per esempio, la pizza "Margherita", la più popolare e conosciuta e anche quella che contiene meno ingredienti, rispetto alle preparazioni più elaborate.

Tra una pizzeria e l’altra, il costo riportato sul menu varia in modo rilevante: in media, per gustare una classica "Margherita" paghiamo 4/ 5 euro, ma in alcuni locali il prezzo sale fino a 7 euro.

Un rialzo dovuto al costo delle materie prime? Non sempre, anzi spesso il sovrapprezzo che paghiamo è solo un fattore che rientra nei meccanismi del marketing.

Facciamo due conti, considerando i prezzi medi attuali degli ingredienti: per ogni panetto di impasto (da 180/ 200 g), occorrono farina (170 g, circa 0,12 €), acqua (110 g, circa 0,001€ ), sale (5 g, circa 0,002 €) e lievito (0,5 g, circa 0,04 €), per un totale di 0,163 euro.

Per il condimento di una margherita ci vogliono 100 g di salsa di pomodoro (0,10 €), 100 g di mozzarella (0,50 €), per un totale di 0,60 €, oltre a un filo d’olio EVO e a qualche fogliolina di basilico o di origano, il cui costo non incide particolarmente sul prezzo finale del singolo prodotto.

Sulla base di questi dati, dunque, la realizzazione di una pizza "Margherita" costa, in media, 0,76 €: a questa cifra vanno ovviamente sommati i costi del locale, del personale, dei macchinari, degli strumenti di cottura, dell’energia e il valore (non quantificabile economicamente), del lavoro del pizzaiolo.

E sono proprio questi ultimi dati, più che il "food cost", a incidere sul prezzo finale che... lievita insieme all’impasto, raggiungendo i livelli che tutti conosciamo.

Quanto costa una pizza in pizzeria

Sostanzialmente, quindi, sono le variabili imprenditoriali e logistiche che determinano il prezzo del prodotto di pizzeria.

Non a caso, in una grande città la pizza è più cara rispetto a quella venduta in un piccolo centro: anche qui, però, ci sono fattori (come il tenore del locale, la sua notorietà, il servizio che offre e la sua ubicazione, centrale o meno) che influiscono sui prezzi al consumo.

A Roma, a Milano, a Napoli o in altre metropoli, per esempio, possiamo mangiare un’ottima pizza margherita pagando 5/ 6 euro, ma se ci rechiamo presso una pizzeria "gourmet", il prezzo sale.

Addirittura, se scegliamo di cenare in un ristorante che ha conquistato importanti riconoscimenti (come il "Tre Spicchi" di Gambero Rosso), il prezzo di una pizza può essere molto più alto, raggiungendo (e, in qualche caso oltrepassando) i 21 euro.

Quanto costa fare una buona pizza a casa

Se prepariamo la pizza nella cucina di casa nostra, chiaramente verranno a mancare i costi aggiuntivi che abbiamo considerato in precedenza.

E se il dubbio riguarda la bontà del risultato finale, c’è un sistema infallibile per non rimanere delusi: affidarsi agli strumenti di cottura più adeguati, come i fornetti domestici Spice, elettrici e a gas.

Si sa infatti che, per cuocere la pizza in maniera perfetta, occorre un forno in grado di toccare e mantenere costanti temperature altissime: eleganti e compatti, i fornetti elettrici Spice raggiungono i 400 °C in pochi minuti, mentre il versatile modello Diavola a gas per esterni, in soli 15 minuti arriva addirittura alla temperatura di 500 °C.

Tutti i forni Spice possono essere abbinati a un piano di cottura in pietra refrattaria che ottimizza i risultati di cottura, hanno una manutenzione semplice e rapida e il loro costo iniziale si ammortizza in breve tempo.

Non ci resta, quindi, che scegliere personalmente le materie prime e preparare un’ottima pizza, gustandola in casa senza costi supplementari.

Serve, poi, un altro ingrediente fondamentale: la passione… ma anche quella non costa nulla, anzi manifesta e valorizza il nostro lavoro e il nostro impegno.

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