Pizza: i trend del 2023 con uno sguardo al futuro

Pizza: un prodotto gastronomico in continua evoluzione

Ogni giorno, in Italia, si consumano in media quasi 8 milioni di pizze: ma esiste un trend che influenza le "variazioni sul tema" di questo intramontabile e amatissimo piatto?

Secondo le ricerche di mercato, l’impasto più apprezzato rimane quello della classica ‘Napoletana’, seguito a ruota dalla pizza ‘Romana’ e da quella servita al taglio, tipica dello street food, ma nuovi prodotti emergenti, come la pizza al padellino, la pizza Veg e l’attualissima ‘Breakfast pizza’, sembrano farsi sempre più spazio nelle scelte dei consumatori.

Innovativa e di tendenza, inoltre, la proposta di alcuni ristoratori, che hanno incluso nel loro menu la degustazione di pizza, un’occasione per apprezzare diverse varianti - anche inedite o rivisitate - in un interessante percorso composto da più portate di pizza.

I Trend Pizza per il 2023

Il 17 gennaio di ogni anno (giorno in cui si celebra la festa di S. Antonio Abate, patrono dei pizzaioli), si svolge il World Pizza Day, una kermesse gastronomica di risonanza internazionale dedicata interamente al piatto simbolo della cucina italiana, un’occasione unica per scoprire - e riscoprire - tutte le declinazioni della pizza.

Da qualche tempo, per esempio, al profilo alto e soffice del cornicione tipico della classica pizza Napoletana, nei gusti degli Italiani si fa spazio la pizza sottile e "scrocchiarella", già patrimonio delle pizzerie romane e, oggi, scelta per accogliere ogni genere di topping.

Il revival anni 80, che sta influenzando l’arte culinaria di molti chef stellati, ha fatto colpo anche sulle pizzerie dove, sempre più spesso, si può tornare idealmente indietro nel tempo ordinando pizze con panna, prosciutto e piselli, oppure con speck e funghi o con salmone e zucchine.

E per quanto riguarda le tendenze ‘salutiste’ e alternative, anche la pizza può diventare vegetariana o vegana, seguendo la direzione presa da buona parte del mondo: ortaggi e legumi, specialmente ceci e fagioli in hummus, oltre a tutti i condimenti "plant based", vengono utilizzati per proporre pizze ricche di aromi vegetali e prive di ingredienti di origine animale.

Ma l’innovazione non passa solo attraverso la scelta di condimenti inediti e si spinge anche alle modalità di cottura: molto trendy la pizza ‘al padellino’, mutuata dalla tradizione torinese.

Sempre rotonda, ma di dimensioni più piccole, viene condita con pomodori "datterini" o ciliegini arrostiti, formaggio stagionato grattugiato o stracciatella pugliese e profumata con tanto basilico fresco.

In tema di street food, torna di grande attualità la pizza ‘a portafoglio’, da gustare mentre si passeggia o durante la pausa pranzo: non più prerogativa delle bancarelle agli angoli delle strade, viene inserita oggi anche tra le proposte di famosi ristoranti, sia nella versione da asporto sia al tavolo, per realizzare una sorta di ‘slow food’ rinnovato, seppure ispirato a un cibo tanto legato alla tradizione.

Infine, perché non gustare la pizza anche a colazione? Tanti lo fanno già, ma la ‘Breakfast pizza’ del nuovo millennio ha l’impronta tipica della colazione internazionale ed è al taglio, condita con bacon e uova; insolitamente, può contenere anche frutta a piacere, ma è sempre ricoperta con tanto formaggio, rigorosamente fuso.

Passione, innovazione e gli strumenti giusti per la pizza fatta in casa

Nelle sue versioni più conosciute, come la ‘Margherita’ o la ‘Napoletana’, la pizza può facilmente essere replicata anche nella cucina di casa.

Sostanzialmente, oltre a un minimo di abilità tecnica necessaria per realizzare l’impasto e alla selezione degli ingredienti più genuini, il risultato è assicurato dal metodo di cottura che, per la pizza, è basato sulla temperatura altissima del forno.

Un requisito facile da rintracciare negli strumenti giusti, come il forno elettrico Diavola Pro e il Diavola 16, che funziona a gas ed è dedicato all’uso in esterni.

Entrambi sono in grado di raggiungere, in pochi minuti, una ideale temperatura della camera interna (450/500 °C) e di mantenerla costante: in questo modo, si possono cuocere perfettamente più pizze, anche in sequenza, con risultati di gusto e aroma del tutto simili a quelli prodotti dai forni professionali.

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