Rubrica Alimentazione sana: mantenersi in forma controllando il peso

Consigli per mantenersi in forma controllando il peso

Uno dei primi fattori di rischio per la salute è rappresentato dal sovrappeso, una condizione "spesso sottovalutata" che può condurre all’obesità e all’insorgere di patologie molto serie, soprattutto a carico del sistema cardiovascolare e articolare.

Leggi l'articolo precedente riguardo il controllo del peso e attività fisica

Per questo motivo, la percentuale di grasso presente nell’organismo deve sempre mantenersi su livelli equilibrati: peso e dieta sono strettamente legati e ciò significa che gli effetti deleteri per la salute possono derivare sia dai chili in eccesso sia dall’eccessiva magrezza.

Quando, infatti, non si introduce energia sufficiente per svolgere le normali attività, il corpo attinge alle riserve di grasso e, se non le trova, è obbligato a intaccare gli organi interni e i muscoli (massa magra), innescando una serie di reazioni negative sul metabolismo e provocando un indebolimento del sistema immunitario.

Come comportarsi, quindi, per evitare un anomalo andamento delle funzioni vitali?

Bastano alcuni semplici accorgimenti per acquisire un’abitudine comportamentale che si ripeterà spontaneamente nel tempo, producendo benefici sempre più evidenti: vediamo quali.

  • Monitorare il peso una volta al mese, valutando il responso della bilancia ed eventuali variazioni.

Quando si è in sovrappeso (o sottopeso), è bene consultare immediatamente il medico di famiglia per accertare le proprie condizioni cliniche e procedere a eventuali accertamenti diagnostici.

  • Pianificare una dieta (magari con il supporto professionale di un nutrizionista), che permetta di mantenere il peso corporeo su livelli ottimali.

Se si è in sovrappeso bisognerà ridurre le "entrate" energetiche, assumendo le corrette quantità di cibi e selezionando quelli a basso contenuto calorico.

  • Provare a "mantenere la linea".

Se si nota una significativa variazione del peso è indispensabile riportarne il livello su parametri normali, eventualmente modificando le abitudini alimentari (anche quando si pranza in ufficio o fuori casa) e introducendo nella dieta quotidiana più vegetali e proteine.

  • Svolgere una sistematica attività fisica.

Muoversi ogni giorno (svolgendo lavori domestici, salendo le scale, camminando a passo svelto per almeno un quarto d’ora), aiuta a regolare il metabolismo e permette di smaltire le calorie assunte in eccesso.

  • Evitare le diete drastiche e quelle "fai da te": le prime sono sempre squilibrate e le seconde non seguono un’elaborazione oggettiva.

In caso di sovrappeso, la corretta dieta dimagrante non prevede il digiuno o l’eliminazione assoluta di alcuni alimenti (pizza e dieta, per esempio, non necessariamente sono da considerare nemiche), ma tende a garantire all’organismo un bilanciato apporto di nutrienti.

  • Non lasciarsi ossessionare dalla presenza dei chili in più.

L’obiettivo da raggiungere è la riduzione della massa grassa in favore di quella magra, quindi meglio razionalizzare l’alimentazione scegliendo cibi adatti allo scopo.

  • Fare molta attenzione alle diete vegetariane o vegane, soprattutto se "autogestite".

Specie durante l’adolescenza, privare l’organismo di alcuni alimenti può condurre a un dimagrimento eccessivo e a un pericoloso impoverimento delle difese naturali.

  • A qualsiasi età, non seguire comportamenti alimentari basati sulla scelta esclusiva di alcuni alimenti, né assumere atteggiamenti maniacali relativi al movimento e alla forma fisica.

Il famoso detto "est modus in rebus", vale anche nel campo della nutrizione e dell’attività motoria.

  • Quando si riscontra un disturbo del comportamento alimentare e un corrispondente –eccessivo– calo di peso, è indispensabile consultare uno specialista che elabori un piano per riportare l’organismo alla sua condizione ideale, continuando a seguire le indicazioni dell’esperto anche dopo aver riacquistato la forma fisica ottimale.
  • Infine, ricordare sempre che il metabolismo ha valori assolutamente individuali: il fabbisogno energetico varia da una persona all’altra e risente dell’età, dello stile di vita, dell’attività fisica svolta, oltre che di fattori ormonali.

Quasi sempre, comunque, l’aumento di peso è il risultato di un un’eccessiva introduzione di energia, rispetto alle reali necessità dell’organismo e alla capacità metabolica di smaltire le calorie.

Per seguire il giusto criterio che regola peso e alimentazione, chi appartiene alla categoria di soggetti che "tendono a ingrassare" o "hanno difficoltà a dimagrire", dovrà prestare maggiore attenzione alle sue abitudini nutrizionali e condurre uno stile di vita in cui l’attività fisica sia più frequente.

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